Mercoledì 18 Luglio 2018
Via Crucis in ricordo delle vittime della tragedia di Stava.
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Un po’ di storia….
Alle ore 12, 22 minuti e 55 secondi del 19 luglio 1985 cede l’arginatura del bacino superiore della miniera di Prestavel, il bacino crolla su quello inferiore che a sua volta crolla. La massa fangosa composta da sabbia, limi ed acqua scende a valle ad una velocità di quasi 90 chilometri orari e spazza via persone, alberi, abitazioni e tutto quanto incontra fino a confluire nel torrente Avisio. Lungo il suo percorso la colata di fango provoca la morte di 268 persone, la distruzione completa di tre alberghi, 53 case d’abitazione e sei capannoni; otto ponti demoliti e nove edifici gravemente danneggiati. Uno strato di fango tra 20 e 40 centimetri ricopre un’area di 435.000 metri quadri per una lunghezza di 4,2 chilometri. Dalle discariche fuoriescono 180 mila metri cubi di materiale ai quali si aggiungono altri 40-50 mila metri cubi provenienti da processi erosivi, dalla distruzione degli edifici e dallo sradicamento di centinaia di alberi, per un danno complessivo di oltre 133 milioni di euro.